Intervistato da Gianluca Pascucci per il Corriere Adriatico Beppe Cormio il gm parla senza troppe remore dell’innegabile ritardo con cui si sta muovendo la pallavolo in Italia durante la pandemia: “Siamo in evidente ritardo. Siamo fermi. Non ci sono protocolli, c’è mancanza di indicazioni a tutti i livelli, bloccati dalla troppa burocrazia… Dobbiamo fare come il calcio o il basket. La Federazione deve proporre una soluzione al ministro dello Sport. Non c’è più tempo da perdere, è ora che anche attraverso la Lega Volley ci si muova per recuperare il tempo perduto. È giunto il momento di indicare date precise per la ripresa dell’attività e lavorare tutti insieme per essere presenti al via il prima possibile… Bellissima l’idea di giocare una manifestazione all’Arena di Verona, ma io preferirei giocare in un palasport, anche di periferia con ingressi calibrati. Lo ripetiamo: il volley senza pubblico è un altro sport, per cui alla ripresa dell’attività ci dovrà essere anche il pubblico. Contingentati ma presenti”.
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