Pallavolo A1 femminile – Lucia Bosetti: voglia di giocare e… voglia di pubblico

Intervistata da Valeria Benedetti per la Gazzetta dello Sport, Lucia Bosetti, ha parlato della ripresa della attività, in generale ed in particolare della sua, dopo l’operazione alla spalla che l’ha tenuta fuori per gran parte della scorsa stagione, poi interrotta.
GRANDE ATTESA – “Da una parte non vedo l’ora. Essendo ferma da più tempo degli altri voglio mettermi alla prova, ho la curiosità di vedere come risponderò. Dall’altra sarà difficile, penso per tutti, tornare al ritmo allenamento gara”.
PUBBLICO – “Vorrei ci fosse almeno un po’ di pubblico ¬ dice l’azzurra, che qualche settimana fa si è anche laureata in Scienze Motorie – So che all’inizio sarà impossibile, ma mi auguro che piano piano si torni alla norma
lità”.
TEMPI STRETTI – “Sì, i tempi sono stretti. La Supercoppa con la finale in piazza a Vicenza sarà soprattutto uno spot per il movimento, per riaccendere le luci anche per chi non ci segue abitualmente. Difficilmente rifletterà i valori effettivi”
SONO TRANQUILLA – “No, non mi sento in pericolo. In palestra siamo controllate e ci sono tutte le misure di sicurezza. L’attenzione bisogna metterla fuori, quando esci, quando ti vedi con gli altri. D’altronde, però, non si può neanche rimanere reclusi all’infinito”.
SCANDICCI – “L’ingaggio di un tecnico come Massimo (Barbolini, ndr) equivale a quello di un top player. Ha
vinto ovunque anche quando non era favorito. Basta lasciarlo lavorare. La squadra nei posti chiave è rimasta la stessa, le giovani hanno un anno in più di esperienza, anche se non completo. Sono contenta dell’arrivo della Popovic che è una giocatrice molto esperta”.
IMOCO FAVORITA – “Inutile nascondere che è la favorita, per il valore delle giocatrici, ma anche perché sono anni che il gruppo è lo stesso. La stagione è lunga, però: le incognite sono tante”.
ALLA PARI – “Sì, il rinvio dei Giochi mi ha dato la possibilità di giocarmela alla pari con le altre. Io questo voglio (e l’orgoglio si sente netto nella voce della schiacciatrice, ndr): la possibilità di dimostrare quello che valgo. La qualificazione me la sono guadagnata e l’infortunio mi aveva messo in posizione di svantaggio. Ora sono alla pari con le altre. Poi non sarà compito mio scegliere, ma almeno me la gioco allo stesso livello con tutte”.