In dodici mesi la sua vità cambiata radicalmente: parliamo di PIETRINI giovanissimo talento della pallavolo italiana che seguendo le orme della mamma e della sorella ha scelto la pallavolo, che l”ha portata a lasciare Livorno per il VOLLEYRò. A Roma la sua carrierà ha avuto una grande accellerazione: Tricolore Under 16 e convocazione nella nazionale Under 18
(Marco Tavani nel 133 di iVolley del 30 giugno 2016) Questa è la storia di una ragazza come tante, con i suoi pregi e i suoi difetti. Questa è la storia di una ragazza che ad appena sedici anni ha cambiato la sua vita per amore della pallavolo, una passione che è diventata parte di lei, perfetta per lei. Questa è la storia di Elena Pietrini, giovanissimo talento della pallavolo giovanile italiana.
Elena, in appena un anno la tua vita è stata completamente stravolta. Come ha vissuto questo cambiamento?
“All’inizio non è stato semplice, devo ammetterlo. Andavo via da casa per la prima volta e non sapevo come mi sarei trovata a vivere con tante ragazze che non conoscevo, in una città così grande e diversa dalla mia Livorno. Fortunatamente la mia famiglia mi è sempre stata vicina e non mi ha mai fatto sentire sola. Anche le mie nuove compagne mi hanno aiutata tanto, così come tutta la società del Volleyrò Casal de’ Pazzi”.
Hai iniziato a giocare a pallavolo a Livorno, come ti sei avvicinata a questo sport?
“Vengo da una famiglia di sportivi. Mia madre ha giocato a pallavolo, mia sorella lo fa ancora e mio padre è stato un giocatore di pallacanestro. Ho seguito l’esempio di mia madre e di mia sorella, con mio padre che non ha mai cercato di avvicinarmi al basket, che è uno sport un pochino più maschile. Poi la mia altezza ha fatto sì che la pallavolo fosse lo sport ideale per le mie caratteristiche”.
Quest’anno a Roma, con la maglia del Volleyrò Casal de’ Pazzi, hai vinto tutto quello che potevi vincere: lo scudetto Under 16 e il titolo di miglior schiacciatrice delle Finali Nazionali. Ti aspettavi un successo così immediato?
“Era difficile immaginare una stagione simile. È andato tutto per il verso giusto. Con le compagne e gli allenatori si è subito creato un clima positivo e i risultati sono venuti subito. Abbiamo disputato uno splendido campionato di Serie B2 e poi una Finale Nazionale Under 16 praticamente perfetta”.
Quali sono state le difficoltà principali che hai sopportato e i sacrifici maggiori che hai dovuto affrontare?
“Sicuramente l’inizio è stato il momento più difficile. Al Volleyrò si vive la pallavolo sette giorni su sette e ci si allena molto duramente. Non era abituata a questa attività, perché a Livorno ci allenavamo tre volte a settimana”.
Il momento finora più bello della tua stagione?
“Sono stati due: la vittoria della Finale Nazionale Under 16 con il Volleyrò e la recente convocazione con la Nazionale Under 19”.
Sei appena tornata a casa dopo il ritiro a Cormons, con la Nazionale Under 19 che si sta preparando per i Campionati Europei. Tu sei tra le più giovani del gruppo azzurro, con chi vai più d’accordo e come hai passato il tempo quando non ti sei allenata?
“Mi trovo molto bene con Lubian, perché siamo coetanee e ci intendiamo a meraviglia. E poi, ovviamente, con le mie compagne del Volleyrò che, essendo più grandi, mi hanno aiutata a superare l’emozione iniziale di essere con la Nazionale. Diciamo che il tempo libero a disposizione non è stato molto, comunque mi piaceva rimanere in camera ad ascoltare la musica e a parlare con le mie compagne”.
Cosa si prova a giocare con la maglia dell’Italia e qual è il prossimo obiettivo che ti piacerebbe realizzare?
“È sicuramente un’emozione indescrivibile. Rappresentare il proprio Paese è un motivo di grandissimo orgoglio. Il mio prossimo traguardo è quello di migliorare e cercare di tenermi stretta la maglia azzurra”.
Foto di Alessandro Sain