I campioni sono l’essenza dello sport, per quello che sanno fare in campo, ma anche per come con grande sincerità raccontano il loro lavoro. Nella grande sfida di questa sera riflettori puntati su Dragan Travica, chiamato a rilevare Luciano De Cecco che ha salutato l’Umbria per Civitanova. Con la maglia Lube il Drago ha giocato ed ha vinto lo scudetto tricolore, uno dei tanti allori di una carriera che l’ha visto indossare maglie importanti in Italia (anche Trento, Modena e nell’ultime tre stagioni la sua Padova) ma anche all’estero in Russia, Turchia, Iran. Intervistato da Andrea Scoppa per il Resto del Carlino ed. Macerata, Travica ha avuto modo di toccare tanti argomenti dal suo nuovo tecnico Heynen, al fenomenale Leon, al suo desiderio di chiudere la carriera tornando a Padova. Logicamente a poche ore dalla finale di SuperCoppa il regista che ha guidato l’Italia al bronzo olimpico a Londra ha parlato della grande sfida di domani, non lesinando una leggera critica all’organizzazione: “Condividevo l’idea di De Giorgi di utilizzare un grande impianto per avere più pubblico. Certo l’Arena sarebbe stata affascinante ma io ho giocato all’aperto al Foro Italico ed è evidente che si siano sottovalutati freddo e umidità”.
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